Forum giovani Fiods: testimonianze dall'Italia e dal Portogallo
Aveiro, Portogallo: un Forum unico e inimitabile
La 4 giorni lusitana nella testimonianza di Francesca Gorga
23 Agosto, aeroporto di Bergamo. Sono in partenza per il 18° Forum dal titolo “Share life, join the tribe!”, organizzato dall’IYC ad Aveiro, in Portogallo. Sto partendo con Nadia, un’altra volontaria Avis che parteciperà con me all’evento. Lo steward della compagnia aerea ci informa che a causa di foschia sull’aeroporto di Porto l’aereo ritarderà il decollo. Sono le 11 del mattino e il Market, l’evento di apertura del forum in cui ogni delegazione presenta il proprio paese e la propria associazione, inizia alle 17. Arriveremo in tempo? Aiuto, le magliette! Sì, il mio primo pensiero sono le magliette, perché se non arrivo in tempo la delegazione italiana non potrà indossare, durante il market, le magliette personalizzate per l’evento. Le magliette che hanno il nome di tutti i 12 partecipanti italiani, le magliette che quest’anno sono insolitamente gialle ad indicare l’impegno di Avis sempre crescente per sensibilizzare alla raccolta di plasma. Quelle magliette che hanno su inciso, per essere ancora più chiari, la scritta “Yellow is the new red”. Non possiamo arrivare in ritardo! Ho così la prova di quanto, per l’organizzazione di eventi come questi, il lavoro di squadra sia indispensabile e il contributo di ognuno sia insostituibile. Fortunatamente questa massima è nota anche alla torre di controllo dell’aeroporto che finalmente ci autorizza a partire.
A Porto incontriamo Tommaso, un altro volontario che sarà con noi al Forum. Il viaggio fino ad Aveiro non è concluso e così ci affrettiamo. Arriviamo giusto in tempo, il resto della delegazione ci sta aspettando e soprattutto attende con ansia le magliette. Ci salutiamo tutti, Alice, Andrea, Erica, Filippo, Francesca, Ilaria, Irene, Nadia, Massimiliano, Samuele e Tommaso, come se ci conoscessimo da sempre, invece con alcuni è la prima volta che ci incontriamo. Questo è ciò che succede quando c’è un ideale che ci accomuna, quando essere parte di Avis è già sufficiente per sentirsi amici. Comincia così finalmente e con la delegazione italiana al completo, il 18° Forum internazionale dei giovani volontari delle organizzazioni che promuovono la donazione di sangue anonima, volontaria e non remunerata in ogni parte del mondo. Le delegazioni presenti vengono da Nepal, Norvegia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Lituania, Danimarca, Romania, Libano, Azerbaijan e Marocco.
Quest’anno ogni delegazione all’apertura del Forum, ha il compito di presentare un personaggio di spicco del proprio paese e noi italiani abbiamo deciso di descrivere, attraverso alcune scenette, il miglior amico di Vittorio Formentano: Giorgio Moscatelli. Tutti noi abbiamo fatto una parte, e lo “spettacolo” è stato un vero successo, qualcuno ha addirittura scoperto la propria vena artistica. Il forum non poteva cominciare in modo migliore, ma i giorni successivi non sono stati da meno: interessanti workshop, momenti intensi di condivisione, visite guidate del Portogallo e attività formative sul campo. Tutte cose che hanno contribuito a rendere il Forum all’altezza di quelli che l’anno preceduto, ma nello stesso tempo unico ed inimitabile. Il clima era di famiglia, le diverse provenienze geografiche ci hanno fatti sentire più ricchi di esperienze e nello stesso tempo uniti, a condire il tutto i volontari portoghesi sono stati ospitali, professionali e soprattutto amorevoli, facendoci sentire a casa. Abbiamo messo al centro le persone, i sogni, la condivisione e l’amicizia nella cornice di uno splendido Portogallo. Sullo sfondo c’era l’oceano che con la sua immensità ci ha ricordato che tutto ciò che facciamo è solo una piccola goccia, ma è proprio quella goccia - di disponibilità, di generosità, di sangue - che fa la differenza.
Francesca Gorga
La soddisfazione degli amici portoghesi
Pedro Dias, volontario portoghese di ADASMA, l’associazione locale socia di FIODS, ha accettato di rispondere per noi ad alcune domande sulla recente esperienza del FORUM.
Quali sforzi sono stati compiuti per organizzare il Forum internazionale giovani?
ADASMA è un'associazione regionale con un team limitato alla realtà locale. Per questo motivo organizzare un Forum di tali dimensioni per noi ha rappresentato una sfida ancora più significativa che ci ha regalato grandi soddisfazioni, ripagando così tutti gli sforzi compiuti durante l’ultimo anno.
Cosa ha significato per voi ospitare questo evento?
Prima di tutto è stato un grande riconoscimento di tutto il lavoro che la nostra associazione compie nel nostro Paese. Per la città di Aveiro, come ha sottolineato lo stesso sindaco, ospitare questa manifestazione è stato motivo di grande orgoglio e per il Portogallo è sinonimo di fiducia e credibilità a livello internazionale.
La tre giorni di lavori è stata anche un’occasione per stringere nuove amicizie, vero?
Questo Forum da sempre rappresenta un’occasione per incontrare volontari provenienti da culture diverse accomunati dagli stessi valori di solidarietà e generosità.
È naturale, quindi, che i nostri legami si moltiplichino e si diffondano: l'amicizia e l'amore, infatti, sono essenziali per rafforzare il nostro impegno e raggiungere i nostri obiettivi comuni.