Prendersi cura delle proprie difese immunitarie è un gesto di grande responsabilità che tutti possono compiere in modo assolutamente semplice e veloce. Come? Scopriamolo assieme!

Prevenire è meglio che curare” diceva uno storico spot degli anni ’80. Un’affermazione che, ora più che mai, deve farci riflettere, anche alla luce della particolare situazione epidemiologica che stiamo vivendo.

La tutela della salute e la lotta ai virus rappresentano, infatti, delle azioni fondamentali per il benessere di tutti, anche e soprattutto dei donatori di sangue, che con il loro contributo garantiscono la continuità di tutto il sistema sanitario.

IL PRESIDENTE RISPONDE

CHE COSA SONO GLI ANTICORPI E COME SI SVILUPPANO?

Gli anticorpi sono sostanze proteiche che vengono sviluppate attraverso i globuli bianchi e servono per difendere l’organismo da malattie batteriche o virali. Alcuni possono essere sviluppati attraverso la vaccinazione, altri per contatto diretto con le malattie altri ancora autonomamente dal nostro organismo come ad esempio nel caso dei bambini che, dopo i primi 3 o 4 mesi di vita, sviluppano la propria immunità.

 

PERCHÉ È IMPORTANTE SVILUPPARE LE DIFESE IMMUNITARIE PRIMA CHE INIZI LA STAGIONE INFLUENZALE?

Il metodo preventivo della profilassi è necessario per preparare il nostro organismo ad avere difese immunitarie sufficienti prima che si manifesti la malattia. Avere gli anticorpi già sviluppati è importante per ridurre o, se possibile, azzerare il rischio di contrarre la malattia in questione.

 

QUALE RUOLO RICOPRONO I DONATORI NELLA PREVENZIONE DI PATOLOGIE COME L’INFLUENZA?

I donatori sono soggetti sani e attivi all’interno della società e della famiglia, fatto che li può rendere portatori sani della malattia. Visto il ruolo importante che ricoprono nella comunità e nella vita privata, è importante che si premuniscano non solo per continuare a stare bene in salute e non contagiare le persone a loro vicine, ma anche per poter proseguire regolarmente nella loro scelta di generosità che è la donazione.

 

QUALI SONO LE CATEGORIE CONSIDERATE A RISCHIO PER LE QUALI È CONSIGLIABILE LA VACCINAZIONE?

Le categorie più sensibili, chiamate anche così, sono rappresentate da pazienti giovani (quindi in età pediatrica), over 65 e cittadini affetti da malattie croniche, respiratorie o che comunque abbassano le difese immunitarie. Tutte queste persone sono chiamate a vaccinarsi per creare un’immunità che non complichi, attraverso l’influenza, la loro malattia di base, ma anche per difendere in generale la propria salute e quella dei propri cari.

 

PERCHÉ È PARTICOLARMENTE IMPORTANTE VACCINARSI QUEST’ANNO E CHE LEGAMI CI SONO TRA LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E IL COVID-19?

Più di ogni altro anno è importante sollecitare le categorie a rischio e chi vuole vaccinarsi, come i donatori, perché non è possibile escludere il rischio di una nuova manifestazione del Covid-19. Visti i sintomi simili tra il virus e l’influenza, è importante poter distinguere i pazienti che sono stati colpiti dall’uno o dall’altra. Un modo non solo per proteggersi, ma anche per favorire la diagnosi differenziale così da attuare le terapie necessarie a salvare più pazienti possibili.